giovedì 17 marzo 2016

I miei Gruppi in rete :La Mia Piattaforma oneline su i Social-network e su Profii vari

Pagine : GRUPPI su Social-network e Profili vari Video di una mia intervista Un Programma su LUIGI CIVOLANI@ RAM julieTv : "VIACCIO nella creativita'" Campana , che presenta ed intervista al Maestro , autore , regista teatrale LUIGI CIVOLANI . Profili sui Social Network Profilo ricercando su Twitter Profilo su Facebook Gruppi su Facebook - ALTRA POLITICA - CAFFE' DELL' ARTE POLIVALENTE - CASERMA TOFANO - CITTADINI PER UNA DEMOCRAZIA DIRETTA - FRATELLANZA MASSONI E PROFANI DEGNI - GAGEDIS TEATRO D'INSIEME DEGNI - 5 +STELLE (GAP-DD) GRUPPO CAMPANO DEGNI - 5 STELLE (GAP ) A SOSTEGNO - GRUPPO 'PORTA APERTA' - IL PROVOCAUTORE 'SOCIAL FORUM' - INFORMA E FORMA - L'OMBRA DEL POPOLO - NESSUNO ESCLUSO - NO MENTI ASSOGGETTATE - NOCERA INFERIORE AGRO : IL PORTALE - NOCERA IL POPOLO SOVRANO IMPEGNATO - NOI/IO GOVERNO/LA FOLLA - POPOLO SOVRANO PROPONENTE - SUA MAESTA' IL CITTADINO - VITE DISOBBEDIENTI Siti Amici - GIGARTE
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Ladri di Democrazia / versione integrale./ VIDEO -Prosa : TESTI DI LUIGI...

LUIGI CIVOLANI: RIPRENDIAMOCI LA NOSTRA DIGNITA' di ITALIANI ...ProvoC-Azioni

Novembre 2012 alle ore 17:47 RIPRENDIAMOCI LA NOSTRA DIGNITA' DI ITALIANI , di LUIGI CIVOLANI MONOLOGO : Dal proprio Format teatrale "Parlare Bene del male fa Bene" E Postfazione al Format Teatrale "BARBONI PER FORZA". http://www.youtube.com/watch?v=TVM0EjBg2_g&feature=relmfu Note riunite :https://www.facebook.com/notes/luigi-civolani/note-riunite-link-sul-teatro-sulla-vita-sul-pensiero-sul-vissuto-di-un-artista-a/10153444331693452 ___________________________________________________________ PREMESSA ETICO-SARCASTICA : AMA , SPERA E CANTA ,Ma PENSA E RAGIONA SEMPRE ...... e Pensare che c' era il PENSIERO .... Ma " Va ! a .......PENSIER' ! ..OFF" .... ____________________________________________________________ A ragione stiamo cercando di lottare (in che modo ..non si sa ) per riprenderci la nostra dignità. Questo popolo (noi) e questa nazione (l’Italia) in realtà non sono mai esistiti. Gli ultimi italiani erano i Romani… poi piccoli feudi, signoraggio. Da quasi 2000 anni siamo merce di scambio, subiamo chiunque, siamo stati dominati da spagnoli, tedeschi, francesi, turchi, arabi, inglesi… e chi più ne ha più ne metta. Nel medioevo eravamo una miriade di staterelli con feudi e signori, spess...o uno contro l’altro, FATTA ECCEZIONE per una parte degna di Nobilta' tradita da un' altra parte infedele e scappata via ..... Attualmente siamo regioni, province, statuti autonomi… Abituati a subire, abituati ad avere qualcuno che pensa per noi, che fa le cose per noi, sempre pronti a darci addosso uno con l’altro per conquistare privilegi o per invidia di chi ne ha più di noi… Siamo sempre arrivati al punto di dover lottare con “l’invasore”… fino ad arrivare al punto di credere che l’invasore è il nostro vicino di casa… Nel 150esimo dell’unità d’Italia celebriamo una unità che non è mai esistita, che nessuno ci ha chiesto e che nessuno ha mai cercato e che è stata raggiunta con il sangue e con l’assassinio di massa. Ci è stata imposta. Come sempre noi “italiani” siamo abituati a subire scelte di altri, perché non siamo un popolo. Francesi, spagnoli, tedeschi, inglesi… hanno una coscienza nazionale che li fa sentire parte di una Nazione. Noi no. Noi siamo ancora qui a parlare di “polentoni”, “terroni” e “romani”, fascisti, mafiosi, Politici e "politichesi" , democratici con croce , comunisti , socialisti , centristi moderati, neutrali, nazisti , antisemitisti , semitisti , estremisti , separatisti , terroristi, omofobi, razzisti , maschilisti , femministe , cattolici , laici credenti e non credenti , ecclesiali , Uno contro l’altro. Non abbiamo un senso dello stato… per noi Stato significa sopruso, significa che qualcuno ci sta sfruttando, qualcuno ci fa pagare… ecco cos’è per noi lo Stato., Non siamo italiani: siamo siciliani, milanesi, torinesi, calabresi…. Ci sono 5 grandi organizzazioni criminali nel mondo e 3 le abbiamo noi, la chiesa l’abbiamo noi, la manteniamo noi con tutti i suoi privilegi. Le mafie spesso erroneamente giustificate perche secondo alcuni danno lavoro, permettono a molta gente di mangiare. I nostri governi fanno leggi senza chiederci niente, nessuno ci ha chiesto se volevamo fare sacrifici per una Europa che si sta preparando a sprofondarci nel baratro e che fino ad ora è servita per dare la misura ai gamberetti e alle banane. Ogni governo che si sussegue non fa il bene del paese. Ogni governo fa le leggi che più gli aggradano, ognuno fa i suoi interessi, leggi per se e per i suoi amici, disfa leggi che hanno fatto i governi precedenti. I francesi si sono conquistati un posto nella storia con la Rivoluzione francese e hanno conquistato il “senso dello stato”, sono tutti prima di tutto “francesi”, I tedeschi hanno sempre avuto l’orgoglio e la presunzione di essere i migliori, ma hanno una coscienza civile e sentono di fare parte di un popolo. Noi sentiamo che gli immigrati ci portano via il lavoro e quindi sono un pericolo, quelli del nord dicono che pagano per il sud. Il sud è mantenuto nella povertà perché ai poveri fai fare quello che vuoi. A colpi di tangenti, elargizioni, connivenze mafiose e politiche, corruzione. Quelli del sud subiscono insulti e soprusi, pagano il pizzo se vogliono lavorare, non vedono lo stato se non quando c’è da votare e vengono mantenuti distanti per poterli gestire meglio. Abbiamo avuto ingerenze straniere da sempre: americani con le basi e i missili nucleari, inglesi e francesi (perché siamo un territorio strategico). Gli inglesi hanno finanziato l’unità d’Italia che la gente non voleva, i Savoia avevano bisogno dei soldi del regno elle due Sicilie per coprire i propri debiti, tutte le stragi (Ustica, Bologna, Loggia, Italicus, Piazza Fontana) sono senza colpevoli perché se il nostro governo dovesse aprire gli archivi scoppierebbe un’altra guerra mondiale. Tutte ingerenze straniere… ecco perché in nessun caso si sono trovati i colpevoli. Gheddafi lo mettemmo noi in Libia e ai Francesi gli rodeva. Cercarono di farlo fuori ma colpirono un aereo civile uccidendo decine di persone che non avranno mai giustizia… Poi fummo costretti a combatterlo e… guarda caso coloro che lo bombardarono furono i francesi. I nostro governi sono sempre stati molli… l’unico “duro” che voleva la nostra indipendenza e voleva creare un vero stato italiano con la sua autorità è stato fatto fuori tra l’indifferenza della politica (Moro). Non siamo mai stati un popolo, ma una cozzaglia di piccoli popoli che da sempre deve subire. E su questo si appoggia da sempre la nostra classe politica. Un popolo disunito non ha forza e deve subire. Per forza. Forse è arrivato il tempo di accendere in noi la fiamma del nazionalismo. Di guardarsi allo specchio, ragionare e rendersi conto che siamo tutti nella stessa barca, che siamo ITALIANI, che facciamo fatica ad arrivare a fine mese sia a Milano che a Palermo. Si chiama “orgoglio”. Abbiamo fatto strade in tutta Europa, siamo i padri del Diritto internazionale, abbiamo avuto le più grandi menti, l’arte del mondo è per il 70% nel nostro paese, abbiamo un paese bellissimo sfruttato e calpestato per misere logiche di potere e di denaro, che con due gocce di pioggia crolla portandosi via le vite dei suoi figli. Adesso basta!! Guardiamoci l’un l’altro e stringiamoci la mano gridandoci “siamo italiani”. Se nessuno ci da la dignità che ci meritiamo, se noi stessi abbiamo una così bassa autostima che vendiamo il nostro voto per 50 euro, che siamo disposti a subire tutto “tanto non possiamo far niente”, se siamo disposti a scendere in strada e bruciare i Rom perché pensiamo siano un pericolo, se andiamo in manifestazione a Milano gridando “via i terroni”, se andiamo in manifestazione a Napoli gridando “i rifiuti tossici ce li hanno mandati quelli del Nord”… ALLORA CI MERITIAMO TUTTO QUESTO CHE STA ACCADENDO , Allora dobbiamo avere la coerenza di non lamentarci. (Nessuno farà per noi quello che solo noi possiamo fare per noi stessi. Hanno la convenienza a tenerci uno contro l’altro… Siamo noi che dobbiamo capire, che dobbiamo alzare la testa insieme, stringerci le mani da Milano a Palermo. Siamo noi che dobbiamo “diventare popolo”, nessuno lo farà per noi. Siamo noi che dobbiamo fare la nostra “presa della Bastiglia”. Siamo noi che dobbiamo capire che questo momento è la grande occasione che la storia ci da per dire finalmente “siamo un popolo”, per sviluppare quel senso di appartenenza e di Stato che non è quello che è seduto a Montecitorio, ma dentro ognuno di noi. Solo uniti potremo uscire da tutto questo e riguadagnare la nostra dignità. Cominciamo, da Milano a Palermo, a svegliarci ogni mattina, guardarci nello specchio e dirci “sono italiano, e ne sono fiero perché lotto per me e per gli altri e perché gli altri lottano per me”… ogni mattina come se fosse un mantra… e forse saremo capaci anche noi di scriver qualcosa di indelebile nella storia di questo paese, di questa Europa e di questo mondo. Se continuiamo a pensare che “non contiamo un cazzo” continueranno a pensarlo tutti… Nel 150esimo dell’unità d’Italia siamo solo noi che possiamo “fare” l’italia. Pensateci, è una grande occasione per darci un futuro dignitoso e per darlo anche ai nostri figli __________________________FINE

Globalizzazione infame : idea Format video TESTI ,OPERA DI LUIGI CIVOLANI

DiSPONIBILITA' del PROVOCAUORE a divulgare le COMUNICAZIONI Istituzionali degli ENTI LOCALI sul proprio BLOG

Il Sottoscritto "PROVOC-AUTORE", Luigi Civolani , con l' iniziativa "PROVOC-AZIONI" informa che è DISPONIBILE a PUBBLICARE sul suo BLOG dei Social Network Ogni Comunicazione Istituzionale inviata dalle ISTITUZIONI, ovvero DAGLI ENTI LOCALI , con in Primis quelli COMUNALi . Pertanto informa che tali Notizie saranno riportate fedelmente ed integralmente diffuse nonche' supportate in tete oneline in molti gruppi del PROVOCAUTORE su i social-network famosi nonche' rintracciabili esternamente su internet e noti motori di ricera tra cui Google . Inoltre saranno rintracciabili anche per titolo. Infine Per quanto espresso per contatti inviare il file soltanto in Doc alla presente email : civolaniprosarte1951@libero.it telefonare inviando prima messaggio al : 347 32 13 710.

Il PROVOCAUTORE : CHI SONO IO ????

Luigi Civolani : Una maniera insolita ed introspettiva per conoscermi meglio, più da vicino ….. CHI SONO IO? Dire di se stessi cosa si è, non è facile, anche perché ciò dipende dalla propria autostima. Ogni essere umano, di sé ha sempre due immagini : una reale ed un'altra ideale, e spesso dibatte tra ciò che è e tra ciò che crede di essere . Inoltre, per un uomo è ancor più difficile dibattersi in ciò che non vorrebbe essere. A me piacerebbe dir solo: “Sono un italiano, un essere umano creativo che quando può, cerca di applicare l'umanesimo integrale ed in presentazione, gradirei pure aggiungere: “sono fiero di essere nato a Napoli circa 65 anni fa e vivo nel Salernitano “. Solo ciò basterebbe per me, ma forse non per voi. Solitamente, la latente curiosità umana, sempre un po’ ipocrita, tende alla materialità del fare e del dire. Infatti se chiedete ad un uomo chi sei? questi vi risponderà subito dicendovi: "Io sono l'ingegnere tal dei tali , il dottor... l'avvocato..., il ragioniere..." e così via dicendo... e magari aggiungerà pure il verbo avere (possesso), ovvero, io ho... io ho ….io ho... e costui non tenderà mai ad esprimere chi è veramente (anche perché non lo sa). Così tutti noi, non ci accorgiamo che non siamo ciò che facciamo ed abbiamo, ma solo noi stessi nel bene e nel male, o meglio NOI nel se, e prima ancora nel prese. Tale mia premessa è servita per accontentarvi anche in maniera differente e pertanto, visto che avete bussato alla “mia porta”, credo che una cosa la conoscete per certezza, e già da prima : Io sono un “provocautore”, spesso voce eretica dell' insorgenza, ma come tutti gli autori, sono un creativo; io in etichetta mi presento in polivalenza, ovvero, un artista, un attore monologhista, uno scrittore, poeta, autore teatrale-monologhista; formatore, regista per il teatro civile e sociale di discorso. Però nella mia poliedricità ed eclettismo sono anche un aziendalista-imprenditore di me stesso e per terzi. Professionalmente sono psicologo- comunicazionalista, (LNP, cv, cnv)....il resto lo aggiungerete voi e mi auguro che in merito alle dimostranze le vostre “sentenze” siano indulgenti. In conclusione , per non annoiarvi più di tanto , preferisco rimandarvi ( e se lo vorrete) alla lettura completa della mia scaletta curricolare (biografia, ecc..), che troverete in questo blog. Infine ,in considerazione che non amo autocelebrarmi e quindi scrivere da solo e per me : ”io chi sono” e nel senso dell' encomio, vi lascio in compagnia di una recensione scritta sul sottoscritto, dal Prof.re NEURO BONIFAZI, critico letterario già ordinario di letteratura italiana e filologia nella Università di Urbino, recensione scritta in occasione della pubblicazione editoriale della sua opera critico-antologica sulla storia della letteratura italiana contemporanea, ove il sottoscritto , è inserito e citato tra gli autori più meritevoli dell' ultimo trentennio storico del 1900 . Luigi Civolani “ Il ProvoC-Autore ” P.S. : Neuro Bonifazi su Luigi Civolani: LUIGI CIVOLANI , tra gli altri premi e benemeriti già acquisiti, è stato insignito per ben tre volte del “Premio Lirici Greci “al concorso “Penisola Sorrentina “. Scrive poemi lirico-saggistici e prosa teatrale monologhista, di forte impegno sociale e morale, dove l'impronta lirica si adatta favorevolmente ed efficacemente al pensiero utopico e alla comunicazione efficace, oltre al rilevamento personale libertario e autobiografico : TRACCIA di ESEMPIO e merito : << Dell' essere, la maturità vera/è quella che riesce a conservare/per sempre quella infantile./Scrivo per me/la scrittura mi aiuta/a buttar giù i pensieri/.Scrivo sempre a penna/e mai con una tastiera./La mia vera conversione/ è avvenuta quando la mano/alla penna/la lentezza del pensiero ha imposto/, prima erano le dita a inseguir la mente,/or è la mente che insegue la velocità delle dita.>>. Recensione del: Prof. Neuro Bonifazi . Critico letterario. CURRICULUM VITAE PERSONALE : ISTRUZIONE ED EXCURSUS CULTURALE : - SCUOLA SUPERIORE : MATURITA' PERITALE ( ramo tessile ). - CORSI UNIVERSITARI: UNIVERSITA' / accademia del Nord america di: CORAL CABLES, MIAMI , FLORIDA .U.S.A. CORSO PSICOLOGI PER GRUPPO ITALIANO IN ROMA : By BIOPSYCHOENERGETICS INTERNATIONAL ASSOCIATION , Prof. PHD Livio Vinardi , ED A MEZZO (e c/o ) TECHNIPRESS EDIZIONI: Pubbliscer dott. Roberto D' Ambrosio -in ROMA -e con sessione finale in San Casciano dei Bagni in Villa Medici . Abilitato dall'ISTITUTO INTERNAZIONALE DI PSICOLOGIA PRATICA APPLICATA e ARTE DELLA COMUNICAZIONE EFFICACE CORSO SUPERIORE IN MILANO ( I. I. P. A.) dott. Prof. Angelo Carcano . - POST- SPECIALIZZAZIONE INTEGRATIVA IN : IPNOLOGIA ( c.v.-e c.n.v. )- P.N.L. / TRAINER INSEGNANTE ACCREDITATO ED AUTORIZZATO AL METODO PSICOPRATICO DELL' ISTITUTO (brevettato , depositato alla SIAE di Roma per tutti i paesi del mondo,Nonché Registrato presso la Presidenza del Consiglio Dei Ministri ). LAVORO ED ESPERIENZE COMUNICATIVE : Esperienze VARIE precedenti : Ramo vendita – Libero Consulente per conto terzi ed in proprio come titolare di proprie aziende . ARTISTA -CONSULENTE AZIENDALE E COMMERCIANTE OGGETTI D' ARTE D' EPOCA e Pianoforti . OPERATORE SOCIO-CULTURALE TEATRALE; AUTORE- MONOLOGHISTA –REGISTA, FORMATORE sulla (Psicologia della Comunicazione interattiva integrale ; Insegnante TEATRALE . ESPERTO SULL' ARTE DELLA COMUNICAZIONE EFFICACE ; PRESIDENTE DEL CENTRO STUDI , ASS. ITINERANTE GAGEDIS “ LIBERA UNIVERSITA' DI NUCERIA “, CENTRO ARTISTICO-CULTURALE ITINERANTE NO PROFIT PER IL TEATRO D'INSIEME E LE ARTI SCENICHE INTEGRATE : Teatro civile e sociale solidale con il Patrocinio morale regione Campania anno 2007 DIRETTORE UNICO GENERALE per l'Italia e l'estero, ( Vendita - Mediazioni - Formazione - Comunicazione - Marketing) della società : AD-ROGER Srl - Società consociata e delegata dalla G.A.M.A ( Gruppo Gestione Generale - Affari Aziendali - Mediazioni - Aziendali) INTERNATIONAL LTD - GAMBRIDGESHIRE - ( ENGLAND ) PRESIDENTE DEL CENTRO STUDI E RICERCHE sul teatro d' insieme e le arti sceniche integrate , associazione itinerante“no profit “ denominata : G.A.GE.DI.S. “ LIBERA UNIVERSITA' DI NUCERIA” con il Patrocinio morale della Regione Campania anno 2007. NOTA ESPERENZIALE : NOTO WEB_BLOGGER MASTER IN RETE TELEMATICA, fondatore di un gruppo civico Nazionale di WEB-BLOGGER per l' informazione partecipativa del cittadino informato , denominato : “ INFORMA E FORMA” , con redazione (non costituente testata giornalistica ), compostada oltre 500 blogger di rete. Presente su social network FACEBOOK PER L' INFORMAZIONE PARTECIPATIVA DEL CITTADINO CON NUMEROSI GRUPPI ONLINE con oltre 40 gruppi argomentali che sono attivi anche su specifici siti web. Alcuni gruppi fondati e gestiti su Facebook : “NOCERA -AGRO IL PORTALE LOCALE DEL CITTADINO DISSIDENTE E COSCIENTE “; “POPOLO SOVRANO IMPEGNATO PER LA DEMOCRAZIA DIRETTA PARTECIPATA “; “NOCERA “ ALTRA POLITICA RIVOLUZIONARI DA SEMPRE”; “SUA MAESTÀ IL CITTADINO”; “5 STELLE GAP”; “CITTADINI PER LA DEMOCRAZIA DIRETTA DA TUTTI I COMUNI ITALIANI” ; “ FRONTE-CIVICO POPOLARE EXTRAPARLAMENTARE “; e tanti altri ancora... PERCORSO ARTISTICO E PREMI: Finalista d' onore premio lirici greci : Simposio delle muse , anni 2002 e 2003, con premiazione Patrocinata dalla Presidenza della Repubblica ITALIANA , e con commissione giudicatrice Presieduta dall' ex EMERITO Presidente della Repubblica Senatore FRANCESCO COSSIGA. AUTORE INSERITO nell'opera sulla STORIA DELLA LETTERATURA ITALIANA CONTEMPORANEA inerente alla seconda metà del 900 (ultimi trent'anni) : ( Edizioni Helicon anno 2003) . INSERITO nell' antologia “ Poeti nel mondo” (edizione Libro italiano 1998). Premio artistico umanitario alla carriera : Angeli del Molise (anno 2004). Noto formatore comunicazionalista Cv. E cnv. trasmesso da Rai 2 ) . CONTATTI : email Princuipale : civolaniprosarte1951@libero.it cellulare : 347 32 13 710 . ulteriori emai : luigicivolani051@gmail.com civogagedis@libero.it

PERCHE' amo essere un Provoc-Autore ?

PERCHE’amo essere un “ProvoC-Autore” Luigi Civolani·Venerdì 12 febbraio 20163 letture PERCHE' AMO essere un “PROVOC-AUTORE" _______________________________________ Monologo Teatrale di Luigi Civolani ______________ Dove miro come PROVOCAUTORE ? Cosa intendo fare con la scrittura? semplicemente questo : Strappare i travestimenti, sconvolgere le illusioni , le assuefazioni; dimostrare quando sia autolimitante e spesso tragicamente folle il nostro prenderci con molta serieta'. Amo porre l'Ego a testa in giu' svelandone lo scherzo . E' ovvio che molti non accettano di essere“forati”,pero' ho il pregio di aver creato gli“Scoppiati.” Uno scrittore “non di corte”, colleziona amici tra la folla , ma anche nemici tra coloro che dovrebbero tutelar la folla. Le Parole mancanti sono sempre quelle delle cose non fatte , quelle che tolgono la maschera, perche' trovano il testimone, quelle che ti dicono, non dire : “DIMOSTRAMI “. Le parole sincere e coraggiose fanno male, perche'se propriamente assimilate,possono aiutare uomini e donne a liberarsi dalle catene mentali del controllore di Stato . Nulla terrorizza di piu' lo Stato , quanto la prospettiva di una popolazione in grado di pensare con la propria testa e di vivere in liberta'. Nulla puo' terrorizzare di piu' del Teatro Civile e Sociale di discorso, di un Teatro che finge di fingere, insegnando agli attori che il miglior sistema per divenirlo e'quello di non esserlo. Ecco! perche'gli spazi son limitati , per offrir cio'che non piu'serve,minestre riscaldate di un teatro scaduto ,erede utile solo per un museo, per il turismo della memoria di una storia che non si sa rinnovare; ed a Teatro, purtroppo l' unica poltrona che rimane sempre vuota è quella della cultura, che non va confusa con quella dell'erudito, mai appartenente al vissuto di ognuno, visto nello spazio epocale del nostro tempo. Il coraggio di esprimere cio' che vedo mi rende cieco sulle conseguenze ma non mi depriva della consapevolezza che nulla ha da spartir con l' incoscienza dei tanti. Pero' preferisco scrivere o dir ogni cosa sempre nella gioia , con sarcasmo , umorismo, sincerita' e familiarita'. Cio'accade perche'credo in cio' che scrivo. Quando le cose nessuno te le suggerisce e nemmeno ci guadagni , sono credibili, e soprattutto se ti appartengono. Non è facile sconvolgere le menzogne depositate su i tavoli di burocrati, mettere in fuga gli asini nelle stalle dei potenti;sollevare i vestiti ai patologici puritani e sollecitare quanti sono spiritualmente morti, riportandoli in vita. Io non ti insegnero' mai come diventar milionario e ne' ti consigliero' chi votare e , nemmeno ti chiedero' se credi in Dio … ma ti prometto che ti travolgero' con il mio vento risvegliante , dolce e travolgente, a cui aggiungero' solo un po'di paprica... Io non giochero'con le regole del mercato, ma sono sicuro che ti rinfreschero' piacevolmente , potrai godere della mia simpatica e solida compagnia. Fermarsi per uscir fuori da tutto non significa non voler interessarsi di niente , e'comprendere che la fermata è d' obbligo non solo per poter capir, ma per seguir dell' altro . Fermarsi non e'star fermi , e' Inseguire un sogno possibile. Credo di avere una dote in piu' perche' sono immune dalla “sciancata” avidita' dei tempi moderni; altrettanto immune dalla paura e dall' ignoranza , dal pregiudizio e dal condizionamento, dalla superstizione : Io disgustato dalla servitu' volontaria e lecchina, da autore, ma soprattutto da insolito “ProvoC-Autore”, scrivo e metto in atto una travolgente “COMMEDIA COSMICA”, “ la migliore Rivoluzione possibile”. (FINE) . IL PROVOCAUTORE : Luigi Civolani.

mercoledì 16 marzo 2016

IL SOGNO POSSIBILE di una CITTADINANZA Sociale e Solidale Luigi Civolani·Venerdì 26 febbraio 201614 letture Il Sogno di una CITTADINANZA Sociale e Solidale ...... “ Individuo e Societa' massificata”. “ La società è l’esperienza che noi facciamo di altre persone intorno a noi: questa esperienza è con noi dal momento in cui veniamo alla luce, sia che noi siamo ancora bambini, o che siamo diventati adulti. Quasi tutti i nostri pensieri , le nostre ansie , le nostre speranze sono imperanti su altri individui o gruppi che siano. La società è un’esperienza che dura tutta la vita, è anche una delle esperienze che più conta per noi. Essa è poi tutto questo molto prima che noi cominciamo a riflettere su di essa deliberatamente. Certamente la nostra esperienza della società è anteriore ad ogni possibile conoscenza di una disciplina sociologica:” Certamente quando l’individuo nasce entra subito a far parte, anche se inconsapevolmente, di una società: si rende conto che non esiste solo lui, deve iniziare a confrontarsi con le difficoltà e prendere consapevolezza di come il resto del mondo può sia gratificarlo che limitarlo. la società feudale : Pensando al neonato mi rendo conto come deve essere difficile superare il timore di ciò che è estraneo al proprio sé ed acquistare fiducia in tutto quello che è fuori; intervengono le gratificazioni dei bisogni primari che lo aiutano a superare le difficoltà iniziali e la risposta affettiva, il sentirsi parte della diade madre-figlio, lo aiuta ad aumentare la sua fiducia e ad iniziare l’esplorazione del mondo circostante. Il piccolo può essere ascoltato, amato, gratificato,accolto e da ciò dipende molto del suo essere adulto, quindi la sua vita in qualche modo posso dire che dipende proprio dalla microsocietà che lo circonda, e lui gradatamente ne acquista consapevolezza. Non solo la famiglia, ma successivamente la scuola, gli amici, e quindi i gruppi in genere, possono favorire od ostacolare la crescita e le esperienze sociali; l’uomo non può vivere fuori dall’ambito sociale , egli sin dal primo momento di vita è membro di una società e qualsiasi cosa faccia lo sarà sino alla sua morte. In effetti non sempre riflettiamo su questa affermazione, a volte, soprattutto i giovani si sentono invincibili, senza limiti, si credono immortali ed al di fuori di regole e valori dati, però questo comportamento è solo un’ egocentrica ribellione al dover crescere. Quindi se il bambino piccolo ripone la sua fiducia e le sue aspettative sulla famiglia, gli adolescenti, cercano invece il confronto con il gruppo dei pari . Volonta' collettiva non Coesa : uguali sono i rapporti tra l'individuo e la società? Ovviamente, la società esiste per l'individuo, e non il contrario. La società esiste perché l'uomo prosperi; esiste per dare libertà all'individuo, ond'egli possa avere l'opportunità di ridestare in sé l'intelligenza più alta. Questa intelligenza non è un semplice coltivare la tecnica o la scienza, ma essere in contatto con la realtà creativa, la quale non è della mente superficiale. L'intelligenza non è un risultato cumulativo, ma libertà dal conseguimento e dal successo progressivi. L'intelligenza non è mai statica; non può essere copiata e standardizzata, e quindi non può essere insegnata. L'intelligenza è da scoprirsi in libertà. La volontà collettiva e la sua azione, che è la società, non offre questa libertà all'individuo; perché la società, non essendo organica, è sempre statica. La società è connessa, ma non coesa , è posta insieme per la comodità dell'uomo; non ha un meccanismo indipendente suo proprio. Gli uomini possono catturare la società, guidarla, formarla, tiranneggiarla, a seconda del loro stato psicologico; ma la società non è signora dell'uomo. Essa può influenzarlo, ma l'uomo la spezza sempre. C'è conflitto tra l'uomo e la società perché l'uomo è in conflitto entro sé stesso; e il conflitto è tra ciò che è statico e ciò che è vivo. La società è l'espressione esteriore dell'uomo. Il conflitto tra se stessi e la società è il conflitto nell'intimo di noi stessi. Questo conflitto, intimo ed esterno, esisterà sempre fino a quando l'intelligenza superiore non si desti. Noi siamo entità sociali così come siamo individui; siamo cittadini e uomini nello stesso tempo, divenienti distinti nel dolore e nel piacere. Se deve esservi pace, dobbiamo comprendere il giusto rapporto fra l'uomo e il cittadino. Naturalmente, lo Stato ci preferirebbe del tutto cittadini; ma questa è la stupidità dei governi. Noi stessi ameremmo cedere l'uomo al cittadino, perché essere cittadino è più facile che essere uomo. Essere un buon cittadino significa funzionare efficientemente nel quadro di una data società. Al cittadino si richiedono efficienza e conformismo, poi che lo rendono duro e spietato; e allora egli è capace di sacrificare l'uomo al cittadino. Un buon cittadino non è necessariamente un uomo buono; ma un uomo buono è tenuto ad essere un buon cittadino, quali che siano la sua società e il suo paese. Poiché egli è innanzitutto un uomo buono, le sue azioni non saranno antisociali, egli non si porrà contro un altro uomo. Vivrà in cooperazione con altri uomini buoni; non cercherà autorità, perché non ha autorità; sarà capace di efficienza senza la spietatezza che l'accompagna. Il cittadino tenta di sacrificare l'uomo; ma l'uomo che sta cercando l'intelligenza più alta naturalmente eviterà le stupidità del cittadino. Così lo Stato sarà contro l'uomo buono, l'uomo di intelligenza; ma quest'uomo è libero d'ogni governo e paese. L'uomo intelligente porterà in essere una buona società; ma un buon cittadino non darà vita a una società in cui l'uomo possa essere dell'intelligenza più elevata. Il conflitto tra il cittadino e l'uomo è inevitabile se il cittadino predomina; ed ogni società che deliberatamente trascura l'uomo è condannata. V'è riconciliazione fra il cittadino e l'uomo soltanto quando sia stato compreso il processo psicologico dell'uomo. Lo Stato, la presente società non si occupano dell'uomo interiore, ma solo dell'uomo esteriore, del cittadino. Essi possono negare l'uomo interiore ma questo sopraffà sempre quello esteriore, distruggendo i piani abilmente studiati per il cittadino. Lo Stato sacrifica il presente per il futuro, sempre salvaguardando se stesso per il futuro; considera il futuro di importanza suprema, non il presente. Ma per l'uomo intelligente il presente è della massima importanza, l'oggi e non il domani. La comprensione di ciò che è può essere compreso soltanto con lo svanire del domani. La comprensione di ciò che è determina la trasformazione nell'immediato presente. E' questa trasformazione la cosa di suprema importanza e non il modo di riconciliare il cittadino con l'uomo. Quando avviene questa trasformazione, cessa il conflitto tra il cittadino e lo stato. Il Cittadino dovrebbe comprendere di non affidarsi ad Uno STATO che gestisce il Presente pensando al passato e fingendo di costruire il domani(Futuro) non vivendo vivamente il Presente.In questo caso lo stato è artefice di negazione e staticita,molto affine all' individualismo massificato del Gattopardo, di quel nulla si faccia affinche' nulla cambi , e facendo pure finta di cambiare in meglio ...Questa e' manipolazione mentale L' UTOPIA POSSIBILE di un MONDO SOLIDALE : Negli anni successivi alla crisi finanziaria del 2007-08, dopo i salvataggi pubblici di banche che avevano molto investito nella finanza, i legislatori europei si sono giustamente chiesti come evitare che pagassero ancora i contribuenti. Così è nata, prima, l’idea di coinvolgere nei salvataggi, oltre agli azionisti, anche i titolari di obbligazioni subordinate, aumentandone il rischio. Poi si è deciso, di coinvolgere dall’inizio del prossimo anno, se necessario, gli altri creditori delle banche, mantenendo la piena protezione dei depositi sotto i 100.000 euro. La mera possibilità del “bail in” renderà più onerosa la raccolta bancaria, rischiando di essere, se non ben gestito, controproducente. Se un supermercato fallisce, magari se ne apre uno vicino in grado di vendere le stesse merci al pubblico di quello fallito. Se fallisce una banca, non ne riapre un’altra uguale vicina. Il rischio è che ne fallisca un’altra. Lentamente l’Europa sta cominciando a capire quali possono essere le reali conseguenze delle nuove norme”. Tutto ciò detto, dunque, non può non indurre ad una breve riflessione di carattere logico – sistematico. Dallo scoppio della crisi economica in Europa, le cui cause per consolidata letteratura scientifica non sono da ricercarsi nei pur complessi bilanci pubblici degli Stati ma nel progressivo ed inesorabile indebitamento privato di famiglie ed imprese dei Paesi del Sud, moltissimi Istituti di Credito sono stati salvati da fallimenti certi mediante l’applicazione di regole totalmente differenti dalle norme prospettate per entrare in vigore dal 1 Gennaio 2016. Oggi, come visto, un importante Consigliere economico del Governo Tedesco e, soprattutto, il Governatore della Banca d’Italia, affermano che sussistono una serie indeterminabile di rischi derivanti dalla attuazione delle nuove regole europee, ed in particolare del meccanismo del bail in, innanzitutto per la essenziale funzione bancaria di raccolta del risparmio. Le parole dei due tecnici, dunque, non possono non essere interpretate come una chiamata generale all’attenzione, dinanzi alle più che prevedibili difficoltà per il Sistema Italia nell’anno 2016. Difficoltà che si sommano, poi, alla già persistente situazione deflattiva in atto. Il sogno europeo rischia di trasformarsi in un incubo, se tali autorevolissime previsioni dovessero tradursi in realtà. Il sogno di un’Europa solidale,ed Haime! anche quello prospettato da me per una cittadinanza sociale , coesa e solidale fondata sul lavoro e sui principi del welfare state, è solo un pallido ricordo, ingiallito come le pagine scritte dai suoi padri nobili. Diversamente ,Infrangendo la realta’ non si perdera’ la speranza di realizzare il SOGNO, e cio’ non è utopia, ma possibilita’ se pur non ancor vicina . ( Fine ) . LUIGI CIVOLANI