giovedì 17 marzo 2016

LUIGI CIVOLANI: RIPRENDIAMOCI LA NOSTRA DIGNITA' di ITALIANI ...ProvoC-Azioni

Novembre 2012 alle ore 17:47 RIPRENDIAMOCI LA NOSTRA DIGNITA' DI ITALIANI , di LUIGI CIVOLANI MONOLOGO : Dal proprio Format teatrale "Parlare Bene del male fa Bene" E Postfazione al Format Teatrale "BARBONI PER FORZA". http://www.youtube.com/watch?v=TVM0EjBg2_g&feature=relmfu Note riunite :https://www.facebook.com/notes/luigi-civolani/note-riunite-link-sul-teatro-sulla-vita-sul-pensiero-sul-vissuto-di-un-artista-a/10153444331693452 ___________________________________________________________ PREMESSA ETICO-SARCASTICA : AMA , SPERA E CANTA ,Ma PENSA E RAGIONA SEMPRE ...... e Pensare che c' era il PENSIERO .... Ma " Va ! a .......PENSIER' ! ..OFF" .... ____________________________________________________________ A ragione stiamo cercando di lottare (in che modo ..non si sa ) per riprenderci la nostra dignità. Questo popolo (noi) e questa nazione (l’Italia) in realtà non sono mai esistiti. Gli ultimi italiani erano i Romani… poi piccoli feudi, signoraggio. Da quasi 2000 anni siamo merce di scambio, subiamo chiunque, siamo stati dominati da spagnoli, tedeschi, francesi, turchi, arabi, inglesi… e chi più ne ha più ne metta. Nel medioevo eravamo una miriade di staterelli con feudi e signori, spess...o uno contro l’altro, FATTA ECCEZIONE per una parte degna di Nobilta' tradita da un' altra parte infedele e scappata via ..... Attualmente siamo regioni, province, statuti autonomi… Abituati a subire, abituati ad avere qualcuno che pensa per noi, che fa le cose per noi, sempre pronti a darci addosso uno con l’altro per conquistare privilegi o per invidia di chi ne ha più di noi… Siamo sempre arrivati al punto di dover lottare con “l’invasore”… fino ad arrivare al punto di credere che l’invasore è il nostro vicino di casa… Nel 150esimo dell’unità d’Italia celebriamo una unità che non è mai esistita, che nessuno ci ha chiesto e che nessuno ha mai cercato e che è stata raggiunta con il sangue e con l’assassinio di massa. Ci è stata imposta. Come sempre noi “italiani” siamo abituati a subire scelte di altri, perché non siamo un popolo. Francesi, spagnoli, tedeschi, inglesi… hanno una coscienza nazionale che li fa sentire parte di una Nazione. Noi no. Noi siamo ancora qui a parlare di “polentoni”, “terroni” e “romani”, fascisti, mafiosi, Politici e "politichesi" , democratici con croce , comunisti , socialisti , centristi moderati, neutrali, nazisti , antisemitisti , semitisti , estremisti , separatisti , terroristi, omofobi, razzisti , maschilisti , femministe , cattolici , laici credenti e non credenti , ecclesiali , Uno contro l’altro. Non abbiamo un senso dello stato… per noi Stato significa sopruso, significa che qualcuno ci sta sfruttando, qualcuno ci fa pagare… ecco cos’è per noi lo Stato., Non siamo italiani: siamo siciliani, milanesi, torinesi, calabresi…. Ci sono 5 grandi organizzazioni criminali nel mondo e 3 le abbiamo noi, la chiesa l’abbiamo noi, la manteniamo noi con tutti i suoi privilegi. Le mafie spesso erroneamente giustificate perche secondo alcuni danno lavoro, permettono a molta gente di mangiare. I nostri governi fanno leggi senza chiederci niente, nessuno ci ha chiesto se volevamo fare sacrifici per una Europa che si sta preparando a sprofondarci nel baratro e che fino ad ora è servita per dare la misura ai gamberetti e alle banane. Ogni governo che si sussegue non fa il bene del paese. Ogni governo fa le leggi che più gli aggradano, ognuno fa i suoi interessi, leggi per se e per i suoi amici, disfa leggi che hanno fatto i governi precedenti. I francesi si sono conquistati un posto nella storia con la Rivoluzione francese e hanno conquistato il “senso dello stato”, sono tutti prima di tutto “francesi”, I tedeschi hanno sempre avuto l’orgoglio e la presunzione di essere i migliori, ma hanno una coscienza civile e sentono di fare parte di un popolo. Noi sentiamo che gli immigrati ci portano via il lavoro e quindi sono un pericolo, quelli del nord dicono che pagano per il sud. Il sud è mantenuto nella povertà perché ai poveri fai fare quello che vuoi. A colpi di tangenti, elargizioni, connivenze mafiose e politiche, corruzione. Quelli del sud subiscono insulti e soprusi, pagano il pizzo se vogliono lavorare, non vedono lo stato se non quando c’è da votare e vengono mantenuti distanti per poterli gestire meglio. Abbiamo avuto ingerenze straniere da sempre: americani con le basi e i missili nucleari, inglesi e francesi (perché siamo un territorio strategico). Gli inglesi hanno finanziato l’unità d’Italia che la gente non voleva, i Savoia avevano bisogno dei soldi del regno elle due Sicilie per coprire i propri debiti, tutte le stragi (Ustica, Bologna, Loggia, Italicus, Piazza Fontana) sono senza colpevoli perché se il nostro governo dovesse aprire gli archivi scoppierebbe un’altra guerra mondiale. Tutte ingerenze straniere… ecco perché in nessun caso si sono trovati i colpevoli. Gheddafi lo mettemmo noi in Libia e ai Francesi gli rodeva. Cercarono di farlo fuori ma colpirono un aereo civile uccidendo decine di persone che non avranno mai giustizia… Poi fummo costretti a combatterlo e… guarda caso coloro che lo bombardarono furono i francesi. I nostro governi sono sempre stati molli… l’unico “duro” che voleva la nostra indipendenza e voleva creare un vero stato italiano con la sua autorità è stato fatto fuori tra l’indifferenza della politica (Moro). Non siamo mai stati un popolo, ma una cozzaglia di piccoli popoli che da sempre deve subire. E su questo si appoggia da sempre la nostra classe politica. Un popolo disunito non ha forza e deve subire. Per forza. Forse è arrivato il tempo di accendere in noi la fiamma del nazionalismo. Di guardarsi allo specchio, ragionare e rendersi conto che siamo tutti nella stessa barca, che siamo ITALIANI, che facciamo fatica ad arrivare a fine mese sia a Milano che a Palermo. Si chiama “orgoglio”. Abbiamo fatto strade in tutta Europa, siamo i padri del Diritto internazionale, abbiamo avuto le più grandi menti, l’arte del mondo è per il 70% nel nostro paese, abbiamo un paese bellissimo sfruttato e calpestato per misere logiche di potere e di denaro, che con due gocce di pioggia crolla portandosi via le vite dei suoi figli. Adesso basta!! Guardiamoci l’un l’altro e stringiamoci la mano gridandoci “siamo italiani”. Se nessuno ci da la dignità che ci meritiamo, se noi stessi abbiamo una così bassa autostima che vendiamo il nostro voto per 50 euro, che siamo disposti a subire tutto “tanto non possiamo far niente”, se siamo disposti a scendere in strada e bruciare i Rom perché pensiamo siano un pericolo, se andiamo in manifestazione a Milano gridando “via i terroni”, se andiamo in manifestazione a Napoli gridando “i rifiuti tossici ce li hanno mandati quelli del Nord”… ALLORA CI MERITIAMO TUTTO QUESTO CHE STA ACCADENDO , Allora dobbiamo avere la coerenza di non lamentarci. (Nessuno farà per noi quello che solo noi possiamo fare per noi stessi. Hanno la convenienza a tenerci uno contro l’altro… Siamo noi che dobbiamo capire, che dobbiamo alzare la testa insieme, stringerci le mani da Milano a Palermo. Siamo noi che dobbiamo “diventare popolo”, nessuno lo farà per noi. Siamo noi che dobbiamo fare la nostra “presa della Bastiglia”. Siamo noi che dobbiamo capire che questo momento è la grande occasione che la storia ci da per dire finalmente “siamo un popolo”, per sviluppare quel senso di appartenenza e di Stato che non è quello che è seduto a Montecitorio, ma dentro ognuno di noi. Solo uniti potremo uscire da tutto questo e riguadagnare la nostra dignità. Cominciamo, da Milano a Palermo, a svegliarci ogni mattina, guardarci nello specchio e dirci “sono italiano, e ne sono fiero perché lotto per me e per gli altri e perché gli altri lottano per me”… ogni mattina come se fosse un mantra… e forse saremo capaci anche noi di scriver qualcosa di indelebile nella storia di questo paese, di questa Europa e di questo mondo. Se continuiamo a pensare che “non contiamo un cazzo” continueranno a pensarlo tutti… Nel 150esimo dell’unità d’Italia siamo solo noi che possiamo “fare” l’italia. Pensateci, è una grande occasione per darci un futuro dignitoso e per darlo anche ai nostri figli __________________________FINE

Nessun commento:

Posta un commento